Nazionale

Il significato di Vivicittà a Rebibbia, spiegare una corsa non basta

Vivicittà-Porte Aperte nella Casa circondariale femminile. Una corsa e non solo: il valore sociale dello sport e le note di Te Ka Lali Shpirt

 

Una giornata vissuta all'interno della casa circondariale femminile Germana Stefanini di Roma Rebibbia può avere molti significati. Il valore sociale dello sport, innanzitutto, quello che unisce e fa entrare un po' d'aria anche nelle celle. Quello che spiega come vivere con gli altri, come includerli e rispettarli, perché la convivenza ha le sue regole. Quando la comunità è il tuo quartiere, la tua città, o quando è quella dell'umanità all'interno delle quattro mura di qui.

Vivicittà-Porte Aperte, dopo aver toccato gli istituti penitenziari di una ventina di città italiane, oggi fa tappa qui: un chilometro e mezzo con un percorso di quattrocento metri circa da ripetere quattro vole. E' mercoledì 28 maggio, il caldo è soffocante e gli organizzatori e le organizzatrici dell'Uisp Roma sono al lavoro da ore. Ad un certo punto il viale di partenza-arrivo, ricavato all'interno dell'Istituto, si anima di colpo, con 35 donne interne al carcere, 15 atleti e atlete venuti da fuori, l'operatrice Uisp Roma per le attività di danza e pallavolo, Ilaria Nobili e la referente delle attività, Alessia Giuliani.

GUARDA IL VIDEO CON LE IMMAGINI DELLA CORSA E LE INTERVISTE

Simone Menichetti, presidente Uisp Roma e Fabrizio Federici, presidente Uisp Lazio, sono al lavoro con nastro stradale e cinesini di allenamento per tracciare il percorso, insieme a tanti altri dirigenti e volontari Uisp. Nelle loro parole traspare l'orgoglio di aver sempre creduto nell'attività continuativa all'interno degli istituti carcerari, pur tra mille difficoltà: attualmente Uisp Roma garantisce due corsi settimanali di danza e uno di pallavolo.

GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA

I volontari dell'Uisp Roma distribuiscono le magliette e i pettoriali, qualche minuto di riscaldamento muscolare e poi tutte allineate per il via. E' una festa, spiegano al megafono le operatrici, non affaticatevi troppo nei primi metri, cercate di completare l'intero percorso. E tra i significati di manifestazioni come queste, da ricercare nelle frontiere sociali e non sempre immediati da afferrare, c'è il valore del corpo, con tante donne dalle varie provenienze etniche che ballano sulle note della hit albanese Te Ka Lali Shpirt, un ritmo arabo che ben rappresenta le sonorità del mondo. Il testo è quasi intraducibile in italiano. Ma il linguaggio del corpo non ha bisogno di traduttori.

Fabiana taglia per prima il traguardo, poi c'è Viorica e terza Federica. Man mano arrivano tutte le altre, spalla a spalla con gli atleti venuti da fuori. Per tutte c'è la medaglia che vale tantissimo, quella della partecipazione, ma quando Fabiana riceve la coppa della prima arrivata scatta la ola. In tante chiedono una fotografia, segno che questa è proprio una giornata speciale, da incorniciare.

Anche Nadia, direttrice della Casa Circondariale è soddisfatta, partecipa alle premiazioni e ci tiene a ringraziare Uisp Roma per lo sforzo organizzativo: "Questa attività è particolarmente importante se continuativa e svolta durante tutto l'arco dell'anno - ci dice - questa iniziativa mostra la forza dello sport e la sua capacità di costruire ponti tra interno ed esterno. In questo modo le persone ristrette hanno la percezione di ricevere attenzione da parte delle realtà sociali come l'Uisp. Lo sport ha un valore educativo e contribuisce alla riappropriazione del proprio corpo, della propria vita e delle regole necessarie per la convivenza civile. Spero che riusciremo a replicare Vivicittà a Rebibbia anche il prossimo anno, perchè con questa iniziativa pensiamo di aver dato un contributo concreto all'attuazione dell'articolo 33 della Costituzione, dedicato al valore dello sport, che fu presentato per la prima volta proprio qui a Rebibbia, due anni fa, dalle massime cariche dello stato”.

E le donne non smettono di ballare, muoversi, festeggiare: sanno che tra qualche minuto torneranno in cella. E a forza di ascoltare Te Ka Lali Shpirt, il suo ritmo ipnotico e scatenante, ti accorgi che forse qualche significato ce l'hanno anche le parole: “Lali ha te nello spirito, Lali ha te nell'anima, Lali ha il tuo cuore, oh quanto ti ama”. Apparentemente lontane dal significato di questa giornata di sport sociale, ma vicinissime. Il significato c'è, bisogna cercare in profondità. Senza fermarsi alle apparenze.

Vivicittà-Porte aperte vivrà un'altra tappa importante martedì 3 giugno con la corsa all'interno della casa circondariale di Marassi a Genova. Al fianco della corsa podistica, che inizierà alle 15.30, ci sarà anche un torneo di calcio con fischio d’inizio alle ore 14. In programma un quadrangolare organizzato da Uisp Genova in collaborazione con l’associazione CDM Futsal, che all'interno della casa circondariale svolge un corso di Futsal da settembre 2023. (di Ivano Maiorella, foto di Miriam Palma)